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Concorso Nazionale di Idee per il Nuovo Avancorpo del Museo Eremitani a Padova, 1999
La proposta progettuale è considerata una quinta tra vecchio e nuovo nel verde del Parco e la Chiesa degli Eremitani. Scelta di forme, colori, materiali costruttivi omogenei alle preesistenze ambientali. La nuova costruzione presenta attività ricettive su due piani tra loro comunicanti mediante vuoti a doppia altezza. Il piano interrato comprende un deposito magazzino servito anche dall’esterno con elevatori. Attività ricettive integrate di biglietteria, servizi, informazioni pubblicità, si presentano insieme nell’ingresso,+0,07 (mq. 260) in posizione angolare rispetto al piano e con l’uscita sul lato aderente agli Eremitani come estensione del circuito museale nella Chiesa. Il piano a quota 3,81(mq 237) ,in continuità visiva con l’ingresso sottostante, e a destinazione didattica ed espositiva per mostre temporanee, è posto in successione al 1° piano del Museo. Il piano a quota 7,21 (mq 235) comprende una sala multimedia per 134 posti, spazi complementari, antisala, servizi, una saletta di riunioni e segreteria. Si sviluppa su tre livelli serviti dalla grande scala di distribuzione interna e da una nuova scala che unisce l’interrato (-3,60) al terzo livello(quota +7;21) serve il primo piano del Museo, a quota (+3,81). Per questa ragione il tratto dal piano terra (+0,07) al 1° livello (+ 8,81) è sviluppato “alla Lionardesca”, vale a dire con giro doppio di scale che si avviluppano senza toccarsi e con accessi opportunamente distanti, per evitare assembramenti pericolosi. Da tale giro doppio, un ramo sale a+7,21, un altro scende a _3,60. Per omogeneità con la sistemazione del Museo realizzato dall’Arch. Franco Albini la struttura prevalente è in carpenteria metallica e la copertura in falde rivestite con manto di rame.
La coperture della Sala conferenze è una superficie rigata, un paraboloide molto teso che apre sul fronte una fessura termale molto ribassata.
La quinta ed il fronte piazza, con strutture in carpenteria metallica a pieghe secondo una superficie rigata, sono rivestite in lastre pietra di Prun di colore rosato. Sulla parete nord il vetro è predominante, vetro colorato rugoso di colore derivato dal verde dominante nel Parco.
Project leader: Valeriano Pastor
Design group: Michelina Michelotto, Barbara Pastor, Silvio Paolini, Aldo Valente