Abitazione in Palazzo Erizzo, Venezia 1967
Nell’ala sud di Palazzo Erizzo, la sopraelevazione all’ultimo piano del casato nobiliare, voluta dal Doge Francesco Erizzo come suo studiolo privato, gode di una visuale panoramica dominante sulla città e la laguna.
Una scala a bovolo attribuita al Longhena, approda a una enfilade di sale di rappresentanza, impreziosite da stucchi raffinati e affreschi, e servite da un lungo ambiente continuo laterale: lo spazio reso libero, è una ‘manica lunga’ che consente la vista dalle finestre a 360° sulla città, in particolare verso le cupole della Salute nella direzione del punto in cui tramonta il sole. In questo spazio longitudinale la sequenza degli arredi, resa essenziale da contenitori bassi per la cucina e da complementi discreti, consente visuali aperte e continue. Il lungo cannocchiale è definito agli estremi dai volumi cilindrici dei servizi igienici, vedette degli spazi dedicati al riposo.
Committente: Silvia Cavazzoni
Progetto: Valeriano Pastor, Michelina Michelotto Pastor
Impresa Edile: Impresa Giorgio Valentini Venezia
Opere fabbrili: Officina Zanon Venezia
Opere di falegnameria: Augusto Capovilla Venezia
Pavimenti alla veneziana: Crovato Pavimenti Venezia
Pitturazioni e decorazioni: Mario Deluigi Venezia